L’annuncio di Zuckerberg sulla rimozione dei fact-checker, l’adozione delle community notes ed i nuovi componenti del suo CDA solleva interrogativi su libertà, controllo e disinformazione ma anche sul conflitto tra big tech e governi. Ha destato scalpore – ma non era del tutto inaspettato – l’annuncio di Meta di un cambio di rotta sulla libertà di espressione per i suoi social media , che comprende Facebook, Instagram e Threads. La comunicazione – resa personale e “calda” da un video di 5 minuti intitolato “More Speech and Fewer Mistakes” in cui a parlare è lo stesso Zuckerberg con la solita t-shirt – segna un momento di svolta per la gestione della moderazione dei contenuti, con l’introduzione di una serie di misure che mirano a ridurre la censura e a “ritornare alle origini” della libertà di espressione, come dichiarato dallo stesso Zuckerberg: “Ciao a tutti. Oggi voglio parlare di qualcosa di importante perché è il momento di tornare alle nostre radici riguardo la libera espression...
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